E' sposato con Elda Torres e ha 4 figli; dal 1999 è tra i primi soci della Cooperativa di Las Capucas, Copan, Honduras.
La storia di Panchito è legata ad un episodio di quando era un soldato dell’esercito honduregno. Durante un conflitto a fuoco perse un braccio, episodio che lo costrinse a ritornare a casa dalla sua famiglia. Panchito con una grandissima forza d’animo, dopo il periodo di riabilitazione, trovò impiego presso la cooperativa come operaio e nonostante la sua menomazione, era in grado, al pari degli altri, di fare qualsiasi lavoro manuale. Fu così che con i primi stipendi riprese in mano la piantagione di famiglia e costruì a casa una piccola stazione di lavorazione del caffè per la produzione di caffè speciali.
La passione e le conoscenze sul caffè gli provengono da suoi nonni, che hanno prima insegnato a suo padre e poi a lui come coltivare la fattoria e come produrre caffè di qualità. Il mantenimento della qualità è stata per Panchito una sfida, che ha raggiunto anche grazie al supporto della cooperativa e la collaborazione di tutta la sua famiglia.
La sua piantagione si estende su 3 ettari ad una altitudine di circa 1575 mt slm. Come in tutta la cooperativa, il caffè è raccolto a mano.
Ora, grazie alla cooperativa può accedere a condizioni di vendita migliori per il suo caffè e investe parte dei proventi per migliorare tutti i processi di produzione e per preservare la qualità eccellente del suo prodotto.
Francisco Villeda Panchito
Cooperativa Las Capucas, Copan, Honduras
E' sposato con Elda Torres e ha 4 figli; dal 1999 è tra i primi soci della Cooperativa di Las Capucas, Copan, Honduras.
La storia di Panchito è legata ad un episodio di quando era un soldato dell’esercito honduregno. Durante un conflitto a fuoco perse un braccio, episodio che lo costrinse a ritornare a casa dalla sua famiglia. Panchito con una grandissima forza d’animo, dopo il periodo di riabilitazione, trovò impiego presso la cooperativa come operaio e nonostante la sua menomazione, era in grado, al pari degli altri, di fare qualsiasi lavoro manuale. Fu così che con i primi stipendi riprese in mano la piantagione di famiglia e costruì a casa una piccola stazione di lavorazione del caffè per la produzione di caffè speciali.
La passione e le conoscenze sul caffè gli provengono da suoi nonni, che hanno prima insegnato a suo padre e poi a lui come coltivare la fattoria e come produrre caffè di qualità. Il mantenimento della qualità è stata per Panchito una sfida, che ha raggiunto anche grazie al supporto della cooperativa e la collaborazione di tutta la sua famiglia.
La sua piantagione si estende su 3 ettari ad una altitudine di circa 1575 mt slm. Come in tutta la cooperativa, il caffè è raccolto a mano.
Ora, grazie alla cooperativa può accedere a condizioni di vendita migliori per il suo caffè e investe parte dei proventi per migliorare tutti i processi di produzione e per preservare la qualità eccellente del suo prodotto.